piadina romagnola

piadina romagnola

“Il pane, anzi li cibo nazionale dei Romagnoli” Cit G. Pascoli

Per centinaia di anni, la piadina, è stata la riserva del pane. Veniva mangiata tra un’infornata settimanale e l’altra del pane, piano piano si è diffusa dalle campagne alle città, adesso è considerata un pasto vero e proprio. Uno dei cibi romagnoli più conosciuti al mondo.

ingredienti

500 gr di farina
80 gr di strutto
10 gr di lievito istantaneo
15 gr di sale
130 acqua
60 gr di latte

procedimento

Per preparare la piadina romagnola iniziate sciogliendo il sale nell’acqua.

Setacciate la farina ed il lievito, disponeteli a fontana, aggiungete lo strutto e cominciate ad incorporare gli ingredienti. Versate, inoltre, poca acqua con il sale sciolto alla volta. Infine unire il latte. Amalgamate bene tutti gli ingredienti, formate un panetto e lasciate riposare coperto. Se dovete cuocerle nell’immediato aspettate almeno 30 minuti. L’ideale è preparare l’impasto la sera prima.

Dopo il riposo, con un tarocco dividere in 5 parti il panetto e stendere la pasta. In romagna la piada è tendenzialmente più sottile rispetto a come si produce in Emilia, gusti personali. Io non la assottiglio troppo perché mi piace un pò più spessa.

Scaldare una noce di strutto in padella e far cuocere la piada, girarla quando si formerà il “remul” ovvero lentiggini color nocciola. Farcire secondo i gusti. Io ne ho fatte 3:

Piada Moto-Gp: tonno, mozzarella, pomodori, maio, ketchup.  Quando andiamo a Misano a vedere la gara è un rito mangiare questa versione.

Un’altra farcita è pesto di pistacchi, bologna con pistacchi, e provola grattugiata mentre l’ultima, un pò più invernale ma sempre un classico speck brie e salsa rosa.


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